Con l’introduzione del Piano Transizione 5.0, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha dato il via a un ambizioso programma di incentivi pensato per accompagnare le imprese italiane nella duplice transizione digitale ed energetica. La misura, prevista nell’ambito della Missione 7 del PNRR (REPowerEU), ha una dotazione finanziaria complessiva di 6,3 miliardi di euro e si concretizza attraverso la concessione di crediti d’imposta legati a specifici investimenti innovativi.
Obiettivi e contesto normativo
L’iniziativa si inserisce nell’attuazione del Green Deal europeo e del piano REPowerEU, e mira a ridurre i consumi energetici del settore industriale promuovendo l’adozione di tecnologie digitali e fonti rinnovabili. I riferimenti normativi principali sono l’articolo 38 del DL 2 marzo 2024, n. 19 e il Decreto interministeriale del 24 luglio 2024, cui si aggiunge la Circolare operativa del 16 agosto 2024 (aggiornata con errata corrige il 19 agosto 2024) che fornisce le istruzioni tecniche.
Chi può accedere al credito d’imposta
Il beneficio è rivolto a tutte le imprese residenti in Italia, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore e dalla dimensione. Sono tuttavia esclusi:
- Imprese in liquidazione o soggette a procedure concorsuali;
- Imprese con sanzioni interdittive o non in regola con la normativa sulla sicurezza e contributi previdenziali;
- Progetti non conformi al principio DNSH (Do No Significant Harm) in ambito ambientale.
Tipologie di investimenti ammessi
Sono tre le tipologie principali di spesa agevolabile:
- Beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all’attività d’impresa (allegati A e B, legge 232/2016), interconnessi al sistema aziendale;
- Impianti per l’autoproduzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili (escluse biomasse), inclusi sistemi di accumulo;
- Attività formative per lo sviluppo di competenze in tecnologie digitali ed energetiche.
Condizione chiave: il risparmio energetico
Gli investimenti sono ammissibili solo se garantiscono:
- Una riduzione del 3% nei consumi energetici della struttura produttiva,
- oppure almeno 5% nel processo interessato.
La riduzione va misurata confrontando i consumi ex ante (situazione precedente all’investimento) ed ex post, espressi in tonnellate equivalenti di petrolio (tep), normalizzati in base a indicatori di prestazione energetica settoriali.
Calcolo del beneficio
L’intensità del credito d’imposta dipende da:
- Il livello di risparmio energetico conseguito;
- L’ammontare degli investimenti effettuati, suddivisi in tre scaglioni: fino a 2,5 milioni, da 2,5 a 10 milioni, da 10 a 50 milioni.
Riduzione consumi | Fino a €2,5 mln | €2,5-10 mln | €10-50 mln |
---|---|---|---|
3-6% (struttura) / 5-10% (processo) | 35% | 15% | 5% |
6-10% / 10-15% | 40% | 20% | 10% |
>10% / >15% | 45% | 25% | 15% |
In aggiunta, per le PMI sono previsti rimborsi:
- Fino a 10.000 € per le spese di certificazione del risparmio energetico,
- Fino a 5.000 € per la certificazione contabile, se non obbligatoria per legge.
Spese per la formazione
Sono agevolabili anche le spese per la formazione se:
- Riguardano le tecnologie digitali o energetiche;
- Sono fornite da soggetti accreditati;
- Rispettano un massimo del 10% dell’investimento in beni e un tetto di 300.000 €.
È obbligatorio il superamento di un esame finale e la partecipazione ad almeno due moduli da 4 ore, uno per area digitale e uno per area energetica.
Procedure e adempimenti
1. Comunicazione preventiva
Le imprese devono presentare una Comunicazione preventiva per accedere all’agevolazione, allegando:
- La relazione tecnica sul progetto,
- La certificazione ex ante,
- La documentazione attestante i requisiti.
2. Comunicazione di avanzamento
Serve a notificare la progressione del progetto.
3. Comunicazione di completamento
Permette di attestare il completamento dell’investimento e avviare la fruizione del credito.
Certificazioni e controlli
Per ottenere e mantenere il beneficio:
- È necessaria una certificazione ex ante e una certificazione ex post sul risparmio energetico, rilasciate da valutatori indipendenti;
- Tutti i dati devono essere conservati in una Relazione tecnica, a disposizione per eventuali controlli.
Sono previste attività di vigilanza e controlli a cura dell’Agenzia delle Entrate e del Ministero, anche tramite verifiche documentali e ispezioni in loco.
Focus su struttura produttiva e processo interessato
Una parte cruciale della Circolare riguarda l’identificazione corretta del processo interessato o della struttura produttiva. Ad esempio:
- Un singolo macchinario può essere considerato processo interessato solo se garantisce da solo la trasformazione dell’input in output.
- Se il bene è parte di un sistema complesso, è necessario valutare il consumo dell’intero processo di cui fa parte.
Nei casi in cui l’investimento coinvolga più processi, è necessario valutare il risparmio rispetto alla struttura produttiva complessiva, non ai singoli processi.
Scenario controfattuale
Per nuove imprese o per innovazioni che modificano radicalmente il processo, i consumi ex ante vanno stimati usando un “scenario controfattuale”, cioè:
- Una media dei consumi di almeno tre beni alternativi già disponibili sul mercato europeo negli ultimi 5 anni.
La rettifica del 19 agosto 2024 ha corretto un punto cruciale del capitolo 4 della Circolare. La nuova formulazione chiarisce che sono ammissibili i veicoli agricoli e forestali solo se destinati alla sostituzione di mezzi con motori obsoleti (Stage I o precedenti) e se l’uso di combustibili fossili è tecnicamente inevitabile e temporaneo.
Conclusioni
Il Piano Transizione 5.0 rappresenta una grande opportunità per le imprese italiane, offrendo incentivi tangibili per l’ammodernamento sostenibile dei propri asset produttivi. Tuttavia, l’accesso al credito d’imposta richiede un’attenta pianificazione, una rigorosa documentazione tecnica e il rispetto di condizioni molto specifiche, in particolare sul piano del risparmio energetico. La Circolare operativa, con i suoi allegati tecnici, costituisce lo strumento guida per orientarsi in questo complesso ma strategico processo di innovazione.
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